La guerra in Ucraina si sta complicando e l’America non è pronta

Presentazione

Il 19 maggio sul New York Times è apparso un importante editoriale dal titolo “La guerra in Ucraina si sta complicando e l’America non è pronta”, ampiamente trascurato dalla stampa italiana nei giorni successivi. Si tratta di una sorta di promemoria per l’amministrazione americana sulle domande che attendono ancora una risposta e sui rischi connessi alla scarsa chiarezza strategica con cui gli USA e la Nato si stanno muovendo nel conflitto ucraino. L’articolo è firmato dal comitato editoriale del giornale, un gruppo di opinionisti di lunga data, separato dalla redazione, che viene attivato su questioni di grande rilevanza pubblica.

C’è una certa sintonia tra quanto scrive il New York Times e le domande che anche noi ci siamo posti nella nostra newsletter del 6 maggio, in particolare nell’intervento dal titolo “La frattura tra realismo politico e speranze di un nuovo ordine mondiale” ora disponibile sul sito del Forum

In breve il testo, esplicitamente rivolto a Biden, sostiene quanto segue:

  • Gli obiettivi degli Usa in questa guerra sono diventati più difficili da discernere;
  • Senza la chiarezza necessaria la pace e la sicurezza a lungo termine in Europa vengono messi in pericolo;
  • Non è negli interessi dell’America lanciarsi in una guerra con la Russia;
  • L’amministrazione Biden deve scrollarsi di dosso l’euforia derivante dai successi della resistenza Ucraina, da cui derivano aspettative irrealistiche;
  • Una vittoria militare decisiva per l’Ucraina sulla Russia non è un obiettivo realistico;
  • Certamente sono gli ucraini a dover decidere, ma sapendo che qualsiasi compromesso richiederà decisioni territoriali dolorose;
  • Biden dovrebbe chiarire agli ucraini che c’è un limite al sostegno militare e politico che essi possono attendersi, in modo che il governo ucraino possa farsi una valutazione realistica della situazione.

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