Riflessioni sulla pace e la Guerra a margine di un vecchio articolo di Esprit

Presentazione

La rivista Vita e Pensiero ha meritoriamente ripubblicato un vecchio articolo apparso sulla rivista Esprit a firma del direttore Paul Thibaud. Al centro dell’editoriale, dal titolo “Pace e pacifismo nell’Europa di oggi”, dove per oggi si intende il 1984, c’era la questione delle politiche di difesa. Erano gli anni in cui in Europa si discuteva della risposta da dare all’istallazione dei missili SS20 da parte dell’URSS. Esprit, rivista fondata da Emmanuel Mounier e punto di riferimento della sinistra cristiana, stupì molti allora per la sua netta presa di posizione critica nei confronti del pacifismo senza se e senza ma e in favore di una discussione di merito delle politiche di difesa che non fosse “né abdicazione della ragione, né abdicazione della morale”.

In un testo dal titolo “Riflessioni sulla pace e la Guerra a margine di un vecchio articolo di Esprit” Alessandro Castegnaro rilegge con gli occhi di oggi, a conflitto Ucraino in pieno drammatico sviluppo, le considerazioni che negli anni Ottanta fece Thibaud. Ciò che stupisce quando si legge l’articolo di Esprit è la capacità di sviluppare un discorso sulla pace e la difesa che oggi non potrebbe nemmeno essere immaginato in ambito cattolico a causa delle semplificazioni date al problema della guerra nel periodo successivo. La reale complessità del tema deriva dal fatto che, esattamente come nel caso delle recenti accese discussioni sulle politiche anti-pandemiche, quando si parla seriamente di pace emergono valori concorrenti: quello della vita e quello della dignità umana, ciascuno dei quali rivendica un suo primato. Come nel caso del Covid non si tratta di scegliere l’uno e trascurare l’altro, ma trovare un bilanciamento ragionevole e eticamente sostenibile tra di loro. Ciò implica uscire dall’empireo dei principi per calarli nella situazione data, analizzandola e interpretandola con serietà e attenzione, senza illudersi di poter fare un salto a piè pari dal mondo del peccato a quello della salvezza, ma più modestamente provando a seguire le vie del bene possibile.

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