L’analisi di mons. Viganò sulla crisi Russia-Ucraina

Se quanto Detto da Kirill sembrasse sconcertante si può provare a leggere che cosa dice Carlo Maria Viganò, l’ex Nunzio Apostolico negli USA ora esponente di punta del tradizionalismo cattolico, nel suo lungo intervento sulla crisi Russo-Ucraina di cui riportiamo solamente un estratto esemplificativo (dal penultimo paragrafo). “La crisi mondiale con cui si prepara la dissoluzione della società tradizionale ha coinvolto anche la Chiesa Cattolica, la cui Gerarchia è ostaggio di apostati cortigiani del potere. Vi fu un tempo in cui i Pontefici e i Prelati affrontavano i Re senza rispetti umani, perché sapevano di parlare con la voce di Gesù Cristo, Re dei re. La Roma dei Cesari e dei Papi è deserta e muta, come è muta da secoli la Seconda Roma di Costantinopoli. Forse la Provvidenza ha stabilito che sia Mosca, la Terza Roma, ad assumersi oggi dinanzi al mondo il ruolo di Kavéxov (2Tess 2, 6-7), di ostacolo escatologico all’Anticristo. Se gli errori del Comunismo sono stati diffusi dall’Unione Sovietica, giungendo ad imporsi finanche dentro la Chiesa, la Russia e l’Ucraina possono avere oggi un ruolo epocale nella restaurazione della Civiltà Cristiana, contribuendo a portare al mondo un periodo di pace dal quale anche la Chiesa risorgerà purificata e rinnovata nei suoi Ministri”. Clicca per leggere l’intervento di Viganò