Chiesa sinodale: tra utopia e realtà

Pubblichiamo la trascrizione* dell’incontro del 22 marzo scorso sul Sinodo. Il tema resta d’attualità, il percorso sinodale infatti continua con l’assemblea della Chiesa Italiana prevista in autunno di quest’anno e con l’avvio della fase attuativa per la Chiesa Universale, che prevede un’Assemblea Ecclesiale verso la fine del 2028.
*I testi sono stati rivisti dagli intervenuti, mentre i titoli sono redazionali.

a cura di Antonio Zorzi

Perché un incontro sul Sinodo. Siamo nati come forum esattamente 6 anni fa, qui a Limena. La località è stata scelta per ragioni logistiche, per la sua centralità rispetto al territorio del nordest, ma ha un nome, Limena, che ha una forza evocativa. Il confine delimita, separa, ma anche collega, consente di comunicare tra realtà diverse. Per questo abbiamo assunto questo nome. Eravamo allora ad un passaggio che abbiamo definito nell’appello istitutivo: dalla diffusa speranza in un miglioramento del “Mondo” alla diffidenza e alla paura. Continua a leggere.

don Riccardo Battocchio, teologo

Buongiorno, mi dispiace di dover parlare da lontano, ma non si poteva fare diversamente. Conoscendo però l’ambiente e riconoscendo qualche volto amico mi sento ugualmente vicino a voi. Come mi è stato chiesto parlerò della vicenda della XVI Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, nelle sessioni di ottobre 2023 e 2024, nelle quali sono stato, senza averlo previsto prima, molto coinvolto. Parlerò di quello che si è fatto, di quello che è avvenuto. Uno sguardo al passato, anche se recente. Parlerò di questo più che di ciò che si andrà a fare, si dovrà fare, o è necessario fare per proseguire il percorso. Continua a leggere.

Giuliva Di Berardino, teologa

Sono tante le domande. Inizio con l’esperienza che mi è stato chiesto di raccontare, l’esperienza con il Papa e i Cardinali. Qui vado a braccio perché è un’esperienza personale diretta, che ho condiviso con altre due donne, suor Linda Pocher e Jo B-Wells, nel secondo di una serie di incontri proposti al Papa e ai Cardinali, voluti da Papa Francesco, sul tema delle donne, tra la prima e la seconda sessione del Sinodo. Una serie di quattro incontri che avevano come obiettivo quello di esporre al Papa e ai Cardinali la situazione delle donne nella Chiesa, per poter vivere un dialogo aperto e libero sulla questione. Continua a leggere.

Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia

Grazie per l’invito. La nota preparatoria per questo incontro contiene delle domande e delle affermazioni impegnative: «Il sinodo è una svolta o un abbaglio? Cos’è il sinodo? È calato il silenzio, nessuno più ne parla». In questi anni abbiamo assistito a un cammino graduale ma preciso. Il primo passo è stato il sinodo che papa Francesco ha indetto, poco dopo la sua elezione, sulla famiglia. Si è partiti da un tema concreto, la famiglia, con un sinodo “tradizionale”, composto di soli vescovi, anche se con la presenza di osservatori. Poi c’è stato il sinodo sulla sinodalità, di cui ha parlato anche Mons. Riccardo Battocchio nel suo intervento. Nel frattempo, è iniziato il cammino sinodale della chiesa italiana. Continua a leggere.

Gli interventi nel dibattito

Dopo le relazioni, si è aperto un dibattito breve ma intenso, che ha sollecitato ulteriormente il confronto con testimonianze e domande ai relatori. Ne riportiamo i contenuti. Vai alla lettura degli interventi.

Le repliche dei relatori

Riportiamo le repliche dei relatori, che hanno avuto un filo conduttore comune. Si sono aperte delle piste, si sono gettati dei semi, le une e gli altri porteranno a dei positivi sviluppi. La sinodalità, come consapevolezza e riconoscimento del ruolo e della responsabilità di tutte e di tutti, è senza alternative per la chiesa del futuro. Vai alla lettura delle repliche dei relatori.

Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre. Saluto finale.

Non è che debba aggiungere molto. Intanto saluto i due amici, don Riccardo e don Giampaolo. Potrei dire una piccola cosa, stimolato da quanto hanno detto loro e Giuliva Di Berardino qui stamattina. Essa si situa tra le due parole, utopia e realtà, richiamate nel titolo di questo incontro. Vi dico quello che anch’io ho sperimentato in questo intreccio di cammini sinodali con le storie delle nostre diocesi, perché non è semplice questo intreccio. Ne avevamo parlato anche con don Riccardo lo scorso anno. Questo sguardo di tutta la chiesa che è anche lo sguardo locale. Il locale non può non avere presente il tutto. Continua a leggere.